L’AMPIA PERSONALE DEDICATA A GIUSEPPE ROTUNNO
IL PIU’ GRANDE MAESTRO DELLA FOTOGRAFIA ITALIANA DA POCO SCOMPARSO.
E’ l’Omaggio che la Promovies di Padova organizza per la riapertura delle sale cinematografiche.
La rassegna curata da Gianni Vitale che ha conosciuto il leggendario direttore della fotografia di Visconti e di Fellini.
Padova - Padova renderà omaggio a Giuseppe (Peppino) Rotunno, uno dei più grandi maestri della fotografia italiana e mondiale che è stato protagonista della storia del cinema con registi come Federico Fellini, Luchino Visconti, Mario Monicelli, Robert Altman, Bob Fosse, John Huston, Vittorio De Sica.
La Promovies di Padova, che da sempre organizza all’Arena Romana la storica rassegna di eventi culturali e di cinema all’aperto, ha deciso di rendergli un appassionato omaggio nei prossimi mesi appena riapriranno le sale e le arene estive. Si tratta di un’ampia e significativa personale cinematografica che verrà curata da Gianni Vitale, critico cinematografico e già Commissario al Ministero dello Spettacolo, il quale ha avuto la possibilità di frequentare personalmente Giuseppe Rotunno che lo ha accolto nella sua casa romana. La rassegna, che verrà accompagnata da una pubblicazione di Orio Caldiron, uno dei maggiori studiosi italiani di cinema di origini padovane, già docente all’Università la Sapienza di Roma, proporrà i film più significativi e straordinari fotografati da Rotunno tra cui quelli diretti dai nostri registi Federico Fellini, Luchino Visconti, Vittorio De Sica, Pier Paolo Pasolini, Mario Monicelli, Valerio Zurlini, Mario Soldati, Antonio Pietrangeli, Lina Wertmuller, Massimo Troisi e Roberto Benigni, Roberto Faenza, Dario Argento. Oltre ai film girati a Hollywood con i registi Stanley Kramer, Martin Ritt, John Huston, Mike Nichols, Monte Hellman, Bob Fosse, Robert Altman, Alan J. Pakula, Fred Zinnemann, Terry Gilliam, Sydney Pollack.
“Un omaggio dovuto - come sottolinea Gianni Vitale - perché Giuseppe Rotunno è stato uno degli ultimi insuperabili maestri della nostra cinematografia. Un personaggio di grande professionalità, un uomo sempre disponibile e di grande coerenza umana ed artistica, che ha avuto al suo fianco la pittrice Graziolina Campori, la compagna di tutta una vita le cui opere arredavano la loro casa come se fosse una galleria d’arte cosa di cui ho potuto rendermi conto durante le mie visite. Ho sempre percepito una sensibilità artistica che era nell’animo e che quindi facilmente si trasferiva sul set cinematografico alla ricerca di quella verità della luce che è il fondamento di tutta la sua ricerca estetica ed artistica”.
Tra i titoli che verranno proposti sul grande schermo, la rassegna della Promovies, presenterà capolavori assoluti come: “Senso”, “Le notti bianche”, “Il Gattopardo”, “Lo Straniero” di Visconti, l’episodio di “Toby Dammit” di “Tre passi nel delirio”, “Satyricon”, “Amarcord”, “Il Casanova”, “E la nave va” di Fellini, “La grande Guerra” di Mario Monicelli, “La Bibbia” di John Huston, “I girasoli” di Vittorio De Sica, “Conoscenza carnale” di Mike Nichols, “Film d’amore e d’anarchia” di Lina Wertmueller, “All that Jazz” di Bob Fosse, “Non ci resta che piangere” di Roberto Benigni e Massimo Troisi, “Sabrina” di Sidney Pollack, “Il segreto di Santa Vittoria” Stanley Kramer, “Yovanka e le altre” di Martin Ritt, “Popeye – Braccio di ferro” di Robert Altman, “Le avventure del barone di Munchausen” di Terry Gilliam.
Peppino Rotunno
E’ nato a Roma. Fece le sue prime esperienze fotografiche a Cinecittà a partire dagli anni ‘40 collaborando con Vàclav Vich; conquistata la fiducia di Roberto Rossellini debuttò giovanissimo con la macchina da presa grazie a “L’uomo della croce”.
Durante la seconda guerra mondiale fu operatore di reportage in Grecia con il regista Michele Gandin col quale firmò numerosi documentari tra cui Cristo non si è fermato a Eboli, Leone d’Oro alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 1952; questo fu solo il primo di una lunghissima lista di film capolavoro che lo porteranno a girare tutto il mondo.
È stato inoltre il primo direttore della fotografia non americano ad essere ammesso all’American Society of Cinematographers nel 1966.
La sua lunga carriera è stata costellata da riconoscimenti e Premi tra cui: Sette Nastri d’argento, due David di Donatello e la nomination all’Oscar per la migliore fotografia nel 1980 per “All That Jazz - Lo spettacolo continua” di Bob Fosse, film per cui vinse anche un Bafta; una seconda candidatura agli Oscar inglesi la ricevette nel 1976 per “Il Casanova di Federico Fellini”. Attivo, nonostante l’età, Rotunno fino al 2013 è stato responsabile del corso di Fotografia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma ed ha supervisionato in prima persona moltissimi lavori di restauro dei suoi film tra cui quello di “Rocco e i suoi fratelli” di Visconti, di “Amarcord” di Fellini.